Attendevo l’uscita del quarto e ultimo volume di questa serie dedicata ai vini naturali d’Italia, per poterne parlare avendone una visione completa.
Due parole sull’autore: Giovanni Bietti è innanzitutto musicista, pianista e compositore, consulente artistico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Cosa c’entra la musica col vino? C’entra eccome. A mio modesto parere, la sensibilità (intesa anche come “affinamento dei sensi”) artistica di un musicista è un fattore che aiuta non poco nel cogliere tutte le sfumature di un vino, non a caso chiamate talvolta “note”. Non bastasse questo, Giovanni Bietti è anche uno dei degustatori de “I Vini d’Italia” de L’Espresso.
I quattro volumi rappresentano un viaggio, per la verità un po’ “zigzagato”, che l’autore compie nella geografia del vino naturale italiano: dall’Italia centrale del primo volume, al nord-ovest del secondo, al sud e isole del terzo, per finire al nord-est con il quarto. In ciascun viaggio, Bietti visita personalmente numerose cantine, scegliendo poi di dedicare schede specifiche ai produttori che più lo hanno colpito positivamente. Non si tratta, quindi, di una guida classica con descrizioni e punteggi, ma di un percorso ragionato che offre strumenti utili per avvicinarsi ai vini naturali.
Per questo motivo, i volumi non contengono solo le recensioni delle cantine, ma anche (e soprattutto, direi) una descrizione dei territori e interessanti approfondimenti.
Nel primo, si trova una possibile definizione (“la più laica possibile”, dice Bietti) di vini naturali, con la descrizione del lavoro in vigneto e in cantina dei produttori e con un approfondimento specifico dei tanto dibattuti solfiti.
Il volume dedicato al nord-ovest affronta il tema degli “orrori burocratici e legislativi che affliggono il mondo del vino”, mentre nel terzo volume l’attenzione è posta sul cambiamento climatico e sui suoi possibili effetti.
Il quarto volume, infine, approfondisce lo spinoso tema del mercato, mentre in seguito gli animi si alleggeriscono con una piccola guida per apprendere a gustare i vini naturali.
Sento di poter dire con sufficiente sicurezza che “I vini naturali d’Italia” rappresenta uno strumento imprescindibile per chi è veramente interessato ad approfondire il tema dei vini naturali, per chi non è chiuso o trincerato dietro facili cliché (del tipo “i vini naturali puzzano”), per chi vuole scoprire realtà piccole e sconosciute ma ricche di umanità.
L’autore dimostra non solo competenza, ma anche onestà intellettuale, motivando le proprie osservazioni senza pregiudizi e prese di posizione assolutizzanti. Invita inoltre alla riflessione e stimola la curiosità di conoscere personalmente i produttori citati (ma non solo). Questo, tra gli altri, è uno dei motivi per cui vale la pena leggere i 4 volumi.
(Tanto per chiarire: non sono né amico né parente di Bietti e i 4 volumi me li sono comprati tutti…).
Alberto Rossi – VinoBio
Per completare in modo “multimediale” questa breve recensione, potete vedere qui di seguito un bel video di Lorenza Fumelli per Edizioni Estemporanee: